Passando
lentamente su di te osservo la bellezza
dell’orrido profondo;
sei alto, sei forte,
sei vetusto,
Scorrono ai tuoi
piedi le acque rumorose,
Ogni cosa con sé
trascina la corrente,
ruba pure i miei
pensieri quel frastuono che
confonde la mia mente.
Mi
appoggio saldamente su di te, guida sicura,
lo sguardo mio
disperdo in quelle acque ed alle spalle
lascio la paura.
Piano, piano, inizio a
navigare,
Tu invece verso i monti mi conduci, alle mie sorgenti,
da sempre in queste terre
mi hai diviso
Eppure su di te orde
di barbari hanno transitato,
nascosti in mezzo ai boschi, li abbiamo scorti trattenendo il fiato.
Tutti verso il piano
mandavi gli invasori
Forse per questo
ancora conserviamo le antiche virtù,
il nuovo barbaro arriverà da laggiù?