I rumori della sera.

 

Il mio computer è veramente silenzioso.

Nonostante il suo disco fisso giri vertiginosamente, di lui non  percepisco alcuna vibrazione.

Non parliamo poi della ventolina che ho appena sostituito!

Quest’ ultima è straordinaria!

Mi accorgo che gira solo se metto un dito sulla bocchetta dalla quale fa fuoriuscire l’aria dall’interno del computer.

 E veramente super il mio computer! Io e lui stiamo facendo dei bei lavori!

La sua silenziosità è indispensabile per la mia concentrazione.

Alla sera, pur essendo in un’altra stanza sono disturbato dal rumore della  lavastoviglie che mia moglie mette in azione.

Quello è un aggeggio veramente fastidioso!

 Il rumore dell’acqua che sbatte ovunque al suo interno è alla pari di quello che provocano alle mie orecchie i  risciacqui  che faccio mentre mi lavo i denti.

Le stoviglie che sbattono tra di loro sembrano un orchestra diretta da un maestro ubriaco.

Le sue pompe aspirano e vomitano liquami emettendo ogni genere di rumori senza alcun ritegno.

Sento i sifoni borbottare a lungo e in continuazione.

Ciononostante, riesco a completare il mio lavoro.

Premo un pulsante e da una fessura invisibile qualcosa esce delicatamente.

E’ lo sportello del mio masterizzatore che  mi chiede di inserire un disco.

Penso a quando a volte sono io a premere il pulsante con il quale apro il portellone della lavastoviglie, ai vapori ancora caldi che avvolgono il mio volto e mi fanno lacrimare.

Qui è tutto un altro mondo!

Prendo delicatamente in mano un disco vergine e prima di inserirlo lo accarezzo con un soffio per rimuovere qualche inesistente granello di polvere.

Più che un soffio è un bacio delicato, un saluto di addio.

Vai e perdi la tua verginità per qualcosa di importante; accetta di essere tatuato dal frutto del mio ingegno.

E tu masterizzatore, non fallire!

Scrivi veloce senza commettere errori!

Anche i piatti che mia moglie estrae dalla lavastoviglie ricevono come i miei dischi una piccola ultima carezza.

Una passata con un panno per raccogliere qualche goccia d’acqua residua sfuggita alla voracità della pompa.

Questa lascerebbe sul piatto un alone fastidioso.

Ognuno ha le proprie piccole manie nell’eseguire un lavoro.

Mia moglie riesce a farlo molto velocemente e chiude con tintinii di posate e cigolii di ante quella sinfonia sguaiata.

In breve il masterizzatore mi consegna il disco, ancora caldo, ma gia pronto per essere gustato, proprio come una pizza appena sfornata.

Sono soddisfatto perché ho creato un bel filmato, un lavoro importante, ma forse inutile perché probabilmente nessuno si degnerà  di guardarlo fino alla fine.

Mia moglie invece è convinta di non avere eseguito nulla di importante.

In quanto all’utilità del suo lavoro, ne parleremo domani a colazione dopo che avremo deciso se servire i cibi sui piatti o sui C.D.

 

 

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