Il mio fiume – Muoj prod
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Cammino sui tuoi
fianchi dal ferro e dal cemento
imprigionati,
sugli enormi
macigni ai miei monti impietosamente rubati.
Oggi scorri verso
il piano, lento e silente,
a morte
condannato dalla tua stessa gente.
Vecchio amico di
un tempo mai passato,
anche tu come me
alla fine sei domato.
Come di un caro
che ci lascia ti ricorderò nei momenti migliori.
La mia infanzia
senza te non avrebbe avuto i suoi colori.
Compagno di
giochi innocentemente perversi,
tu ci volevi
dentro te completamente nudi immersi.
E osservavamo i
nostri corpi, mezzi uomini, mezzi bambini,
mentre un impulso
sconosciuto ci spingeva più vicini.
Del mio divenire
allora non v’era certezza,
fino a quando sui
tuoi sassi da lei giunse la prima
carezza.
Vorace predatore
di terre senza confini,
impietoso
divoravi il raccolto ai contadini.
Per questo hai il
tuo castigo, e con te io la mia pena,
oggi che io non ritrovo un fiume nuovo dopo la piena.
Addio per sempre
caro amico, accogliente e riservato,
tutto tu sapevi,
tutto tu hai taciuto.
Nelle tue acque
ho lasciato i miei più bei ricordi,
ma ogni cosa
verso il mare hai trasportato.
Tu indietro mai
non torni,
indietro non ritorna il mio passato.