I l C o n f i n e
Sulle cime dei miei monti ti han piazzato,
con cippi e con barriere ti hanno ben delineato,
e per dare ancora meglio il senso della divisione
a presidio di ogni cosa hanno messo un bel cannone.
Qui purtroppo le trincee non eran mai sparite,
quelle vecchie delle guerre
dalle nuove prontamente sostituite.
Di soldati di ogni tipo brulicavano i miei monti,
di tritolo e dinamite eran pieni i nostri ponti.
Quante volte mi hai fermato proprio ai bordi di quel prato,
mi rubavi l'orizzonte tu che stavi in cima al monte,
e quel varco che segreto in mezzo al bosco hai lasciato,
solo dal contrabbandiere nella notte era usato.
La tua sbarra era fredda, e del tutto indifferente
separava senza pietà la stessa gente.
Nelle guerre t'han distrutto con le bombe ed i cannoni,
più robusto sei rinato, per creare nuove divisioni.
Forse volevi insegnare alle menti
che non è con le armi che si uniscono le genti.
La storia però non è stata capita,
e a migliaia di giovani si è chiesta la vita.
In modo pacifico si sta unendo un intero continente,
chissà se abbiamo compreso
quante vite abbiamo spento inutilmente?