La fornace di Cemur
Gran parte del fondovalle della valle del Cosizza è composto da sedimento argilloso. Asportati pochi metri di terriccio la falda argillosa si presenta con un colore le cui sfumature vanno dal blù intenso al verde. Con questa argilla pura, in passato, vennero prodotti in questo stabilimento sito in località Cemur, il migliori laterizi in assoluto. I laterizi venivano messi ad essiccare all'aperto e poi cotti nei forni a carbone. Qui vediamo il camino della fornace, molto elevato e dall'aspetto instabile.
In seguito l'altezza del camino fu ridotta, come si può vedere in questa seconda foto.
In questo stabilimento trovava occupazione stagionale tanta gente delle valli, sopratutto nel periodo del boom economico degli anni 60. Gran parte degli edifici di Grado e Lignano furono costruiti con i laterizi prodotti a Cemur. In particolare, venivano apprezzate le tegole qui fabbricate. Queste venivano testate una ad una, facendole risuonare urtandole tra di loro; dal suono prodotto si capiva se la tegola era buona o poteva presentare qualche difetto. Solo l'orecchio di poche persone esperte era in grado di distinguere il suono della tegola buona da quella difettosa.
Nella foto superiore notiamo alcuni operai che estraggono l'argilla manualmente.
La persona in primo piano è Visentini Attilio (Bagič)
Questo stabilimento è stato chiuso alla fine degli anni 60 . In questa vecchia foto vediamo un gruppo di operai assieme al titolare della fabbrica. Da notare che alla fine del 1800 in queste valli esistevano numerose fornaci: cinque nel comune di San Pietro al Natisone ed in quello di Savogna, quattro a San Leonardo, una a Grimacco e una a Stregna.