Fra le varie figure leggendarie delle valli quella del Lintver è forse la meno conosciuta, anche se,  proprio per sua natura,  avrebbe dovuto essere il soggetto ideale per i racconti ai bambini, tant' è vero che la mitologia mondiale è piena di favole di Lintver. Che il Lintver abbia suscitato meno terrore di Skratiaci, Krivapete, Benedant, tanto da cadere in disuso? Non dimentichiamo che in tempi non lontani, queste leggende servivano anche a fare stare buoni i bambini, ad evitare che si aggirassero in luoghi pericolosi come grotte od anfratti (dove c' erano Skratiaci e Krivapete),  perchè  una volta i giochi si svolgevano nei campi e nei boschi. Anche la figura del Lintver non è la stessa in tutte le valli. Il Lintver normalmente è conosciuto come un  serpente di dimensioni enormi; poi, di zona in zona, ci sono le varie varianti. Nella zona di Tribil-Stregna, il Lintver era sì un grosso serpente ma aveva delle piccole gambe e delle piccole orecchie; nella valle di San Pietro al Natisone, era più conosciuto come un drago che volava da una montagna all' altra incenerendo ogni cosa sotto di lui. Si raccontava che fosse particolarmente temuto dai cacciatori in quanto, quando gli puntavano il fucile, soffiava con violenza nelle canne  facendole esplodere. A Luicco, il Lintver, equivale al demonio pur significando il termine , assieme a  Zmaj alla parola drago. Forse anche il demonio, che rappresenta il male, può essere considerato come una serpe, come la peggiore, ed il Lintver era senza altro la più temuta.

 

Olga e il Lintver (novella)

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