Il fiume Natisone

 

 

Rjeka Nediža

 

 

 

Siamo nei pressi del castello di Gronumbergo. Il fiume ha appena lasciato le Valli del Natisone dopo avere percorso l'ultimo tratto, quello che va da Vernasso a Ponte San Quirino, in un alveo scavato profondamente nelle rocce. E' proprio ai piedi di questo vecchio castello che scorre pure l'affluente più importante del fiume: l'Alberone.  Questi, riversa nella sponda sinistra del Natisone tutte le rimanenti acque delle valli, ovvero, oltre alle proprie, quelle del Cosizza e dell'Erbezzo.

Il fiume Natisone scorre nella forra a Ponte San Quirino. I bordi della forra sono ricoperti da fitta vegetazione. 

La frazione di Ponte San Quirino  > > >

In basso sulla sinistra si intravede l'Alberone.

 

 

L'alberone, alla sinistra della foto, si riversa nel Natisone.

 

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Il fiume Erbezzo si riversa nel  Cosizza.

 

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Il castello di Gronumbergo. 

Dopo aver ricevuto l'Alberone il corso del Natisone si fa a tratti più largo, accessibile e visibile. La profondità del suo letto rispetto alla quota dei terreni circostanti è variabile, mediamente attorno ai 15 metri.  Conserverà queste sue caratteristiche fino alla prossima forra che troveremo subito dopo la città di Cividale del Friuli.

Quando il fiume si rende accessibile, si presenta sempre ai nostri occhi in tutta la sua bellezza.

 

Le rive del fiume si rispecchiano nelle acque calme e profonde rendendoci splendide immagini.

 

     

Cividale del Friuli

Il Ponte del Diavolo, sotto il quale scorre il Natisone, è una delle tante attrattive di Cividale del Friuli. Il suo nome è legato ad un aneddoto. Siamo nella prima metà del secolo XV. I cividalesi decisero per la costruzione di un ponte nuovo, in pietra, in sostituzione  di quello precedente, in legno. L'incarico venne assegnato all'architetto Jacopo Dugaro al prezzo convenuto di 1.525 ducati d'oro. Nel corso della costruzione di questo ponte incorsero delle difficoltà impreviste (sembra nell'approvvigionamento delle pietre), per cui i lavori si protrassero  a lungo e il ponte rimase incompleto, anche perché l'architetto, nel frattempo, morì (non prima però di aver ricevuto una somma maggiore di quella pattuita e di essere fuggito con essa). I lavori furono poi assegnati a Everardo da Villacco; pure questi morì prima di vedere il ponte completato. Comunque il ponte si fece e fu a più riprese rimodernato. Fino qui la storia, però sembrerebbe che i cividalesi, viste le vicissitudini, avessero sospettato che si fosse messo di mezzo il diavolo. Giunsero  a patti con esso e questi costruì il ponte in una notte, mettendo questo enorme masso nel centro del fiume e appoggiando su di esso un pilone. Gli accordi prevedevano che la prima anima che fosse passata attraverso il ponte sarebbe stata del diavolo, e così fu, solamente che i cividalesi fecero attraversare il ponte a un maiale, beffando il diavolo.

<< Il duomo

 

Il Ponte del Diavolo >>

Ma il diavolo è cattivo e vendicativo e trovò la sua soddisfazione nel 1917 quando vide abbattuto il ponte, che pur aveva resistito a numerose piene, proprio dagli uomini. Infatti, nel corso della ritirata di Caporetto, le truppe italiane, fuggitrici,  distrussero molti ponti alle loro spalle compreso questo. L'anno seguente il ponte fu ricostruito dalle truppe tedesche.

Qui vediamo il Natisone poco prima del suo ingresso nella città di Cividale del Friuli.

Poco prima di entrare nella città e passare sotto il ponte, uno sbarramento artificiale crea un innalzamento delle acque del fiume, nelle quali si riflette il paesaggio circostante. In alto svettano alcuni campanili, tra i quali quello del Tempietto Longobardo.

 

Quella che vediamo qui sotto è la chiesetta di San Biagio. Come possiamo notare è situata parecchi metri sopra l'abituale livello delle acque. Eppure queste raggiunsero la chiesa nel corso di due distinte alluvioni. 

 

Nell'alluvione del 11 settembre 1327 le acque allagarono e distrussero buona parte di Borgo Brossana.

Il 26 agosto del 1468 le acque in piena raggiunsero i gradini dell'altare della chiesa di san Biagio. 

Il Ponte del Diavolo

Cividale, il nuovo ponte sul Natisone 

Oltrepassata la città di Cividale il fiume continua a scorrere nel suo alveo fortemente incassato nel terreno.

Siamo nei pressi di Premariacco.

 

Il Ponte Romano a Premariacco

La   forra

 

 

 

Il fiume a Orsaria

Orsaria, la chiesa.

 

L'incontro con il Torre

Questa enorme distesa di pietre è il letto del Natisone poco prima del suo incontro con il fiume Torre. Come possiamo vedere non c'è una goccia d'acqua. Questa la troveremo parecchie centinaia di metri più a monte, e questo in un periodo di media piovosità. Le acque del fiume si disperdono nel sottosuolo e solamente quando il fiume raggiunge una certa portata le vediamo scorrere anche sulla superficie. Lo stesso fenomeno, in forma ancora più accentuata accade per il fiume Torre.

Siamo nei pressi di Trivignano Udinese. Dopo aver percorso 60 Km il Natisone confluisce nella sponda sinistra del fiume Torre. Qui vediamo la loro unione in una foto satellitare. Il fiume Natisone è quello che nell'immagine proviene dalla destra in alto. Il corso privo di acqua è quello del Torre.

 

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