Jagnjed - Cerkev Svetega Miklavža

Jainich (Comune di San Leonardo) - Chiesa di San Nicolò sec. XIII

Questa antichissima chiesa è situata alcune centinaia di metri sopra la frazione di Jainich, verso levante. Il percorso stradale è molto più lungo e  si può notare la chiesa, sulla destra, in posizione sopraelevata,  percorrendo la strada che da Castelmonte porta verso Tribil di Sotto. La sua fondazione risale all'anno 1294. E' stata dapprima una cappella romanica, ampliata poi, nell'anno 1450, in stile gotico. Fu ristrutturata nuovamente dopo il sisma del 1513; nel 1700 fu aggiunta la parte anteriore, nel 1794 fu  deliberato il rifacimento dell'altare, in sostituzione di quello vecchio rovinato dalle intemperie, ma non è quello attuale. Nel 1804 furono restaurati il tetto e le mura; altri rifacimenti vennero eseguiti nel 1840. Interessantissima la storia, ben documentata, legata a questa chiesa; merita una citazione particolare il ritrovamento nella mensa del vecchio altare, durante un restauro eseguito nell'anno 1959,  di tre teche-reliquiari in terracotta. A tale proposito, si riporta integralmente  un brano dal testo di Tarcisio Venuti "Chiesette Votive": si tratta dei sigilli dei vescovi consacranti con relative iscrizioni che il dotto mons. Guglielmo Biasutti decifrò e lesse come segue. Sulla prima teca: S(sigillum) LEONARDI TERG. SUBCOLLEC. APOSTOLICI e cioè: Leonardo di Trieste sottocollettore papale. Sulla seconda: S(sigillum) IACOBI VALARESSI EPI IUSTINOPOLITANI e cioè Giacomo Valaresso vescovo di Capodistria. Sulla terza: S(sigillum) DANIELIS  RUBEI EPI CAPRUL e cioè Daniele Rosso vescovo di Caorle. Del primo non si sa bene se fosse vescovo di Trieste o vescovo vicario del patriarca. Comunque è certo che la prima consacrazione dell'altare, e quindi della chiesa, è anteriore al 1300. Infatti mons. Biasutti riferisce di aver letto nell'archivio di Stato, sezione di Udine, un manoscritto del notaio Vulteno di Cividale, nel quale si dice che il 27 febbraio 1294 il patriarca di Aquileia dette licenza al nobile Ottolino da Canussio di edificare una cappella in onore di San Nicolò nella villa di Jainich. Non si tratta di altra cappella che di quella attuale. La seconda consacrazione avvenne duecent'anni dopo circa; dato che il vescovo Valaresso governò la Chiesa di Capodistria dal 1482 al 1503. Della terza, si sa che avvenne nel 1525 perchè la data è incisa a caratteri romani sotto la volta della porta. E coincide col fatto che il vescovo Daniele Rosso (de Rubeis) governò la chiesa di Caorle dal 1515 al 1538. 

Foto della chiesa dopo una recente ristrutturazione.

Questo luogo fu pure teatro di una violenta battaglia durante il primo conflitto mondiale, nel mese di ottobre 1917, dopo la rotta di Caporetto.

La chiesa stessa fungeva da ospedale militare. Nei pressi era pure presente un cimitero militare.

 

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